martedì 20 luglio 2010

Se non ti stanchi, amami


Ho ritrovato una pagina strappata mesi fa da un Io Donna e ripiegata nella tasca dei jeans e poi da lì nel beauty case, è un articolo di Paolo di Stefano sulla storia d'amore lunga una vita tra Mario Tobino e Paola Olivetti. Ora sa di sapone.

"Cara Paola, mi è rimasto il tuo volto pallido il tuo grande cuore. Se non ti stanchi, amami. Sono arrivato ora. Spero di ritornare presto e di restare una settimana. Parto triste in bicicletta per Viareggio. Ho molti ricordi di Firenze. Ho una malinconia felice. Mario." (31/3/1944)

"Tu che perdoni tutto di me perdona anche questa altalena; viemmi a trovare anche se il viaggio è triste, premuroso, ignoto. Vieni ancora comunque. Vieni che veda il tuo volto pallido, con le ciglia bianche, la bocca sottile che sorride leggera! Tutta stanotte ti ho sognata, ti svolgevi leggera di colori diafani che dal rosa si fanno definitivamente celesti. Se mi scrivi mi fai piacere. Se non mi scrivi rimango lo stesso. Ma scrivimi. Ricordati di me. (...) Ciò che guardo abbraccio. Mario." 1/4/1944)

La foto è mia.
Un po' del resto della storia qui.

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