martedì 29 giugno 2010

Il chirurgo di Asti


Ieri sera alla Reggia di Venaria Paolo Conte, senza troppa anestesia, con quella voce nel naso e quelle mani nodose sui tasti, ecco, si è avvicinato e mi ha squartata, si è preso il mio cuore in mano, ci ha soffiato sopra ridendo.

Qui, tutto il meglio è già qui
non ci sono parole
per spiegare ed intuire
e capire, Madeleine
e se mai ricordare
tanto, io capisco soltanto
il tatto delle tue mani
e la canzone perduta
e ritrovata
come un’altra
un’altra vita

Allons, Madeleine
certi gatti o certi uomini
svaniti in una nebbia
o in una tappezzeria
addio addio
mai più ritorneranno, si sa
col tempo e il vento tutto vola via
tais-toi, tais-toi, tais-toi

Ma qualche volta è così
che qualcuno è tornato
sotto certe carezze
e poi la strada inghiotte
subito gli amanti
per piazze e ponti ciascuno se ne va
e se vuoi, laggiù li vedi ancora danzanti
che più che gente sembrano foulards

Ma tutto il meglio è già qui,
non ci sono parole
dararirararaaaa

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