giovedì 13 maggio 2010

Conversazione a Cave Creek


William Least Heat Moon, Strade Blu, Einaudi
Verso sud-ovest, 13


-Potrei scrivere un libro sulla mia vita, -commentò lui,- intitolato Diecimila errori. Li ho fatti tutti in tutti i campi: moglie, figli, lavoro, studi. I primi seimila neanche li ricordo più.
-Anch'io sono a buon punto- prima volevo stare solo, ma ora quella compagnia mi faceva piacere -Gradisce un po' di caffè e bourbon?-.

La sua faccia si mosse come per liberarsi da un'angoscia costante, ma qualcosa d'impercettibile glielo impedì: anzi, aveva l'impressione infelice di chi s'infila un costume bagnato.
-Non dovrei bere. Sono appena uscito dall'ospedale dove mi hanno fatto i "normalissimi esami" di chi sta per morire. I dottori sospettavano un cancro al colon, poi hanno ripiegato sulla colite ulcerosa per accertare finalmente un polipo rettale.

Ci conoscevamo da pochi minuti e quell'uomo mi aveva già confessato diecimila errori e un disturbo nelle zone più intime. Mi chiesi dove saremmo arrivati in capo a mezz'ora.
(...)
Il ghiaccio era rotto. Nel presentarsi mi disse che era di Tucson e che lavorava in banca all'ufficio fidi.
- Le cose che ha detto poco fa sapevano di guai coniugali-, osservò.
-E' probabile, ma intendevo dire che di solito le azioni passate condizionano il nostro stesso giudizio sulle azioni presenti, e soprattutto l'opinione che gli altri si fanno di noi. Invece in viaggio non possiamo essere diversi da ciò che siamo in quel certo momento. La gente non ci conosce e non può rinfacciare il nostro passato. In viaggio non esistono ieri-.

Ero di nuovo un profeta. (...)

Mi venne il sospetto che si buttasse a pesce da una crisi all'altra perchè le crisi, conferendogli una statura tragica, lo facevano sentire importante. Aveva talmente fiducia nel mondo esterno che senza crisi non sapeva di cosa parlare. Man mano che le sue parole rintoccavano a morte, si capiva che era estremamente abile nel crearsi da solo una vita frustrante.
(...)
Avreio voluto prenderlo a schiaffi, svegliarlo: era una persona che aveva certamente la capacità di vedere, ma non il coraggio di guardare. Razzolava nelle superficialità della vita per paura di immergersi nelle correnti profonde che lo trascinavano via. Era un uomo che giocava a nascondersi con la sua stessa vita, timoroso di muoversi, estremamente bloccato e troppo preso a compiangersi.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails