venerdì 26 febbraio 2010

Argentinizzazione in corso

Esercizio di leggere i giornali degli altri, guardare la tv degli altri. E' il ricordo dei lunedì mattina all'alba in treno dei pendolari e studenti, manifesto, osservatore romano, mucchio selvaggioinsieme a corriere (che bel giornale era il corriere nei primi '90).
Un po' a turno perchè sempre contati i soldi in tasca, poi ce li scambiavamo. Dovrei rifarlo,soprattutto con la tv, perchè quando perdi quel contatto perdi molte sfumature nelle persone che ti circondano. Non è snobismo, è che non basta il tempo. dopo la seduta di stamattina decido che ho bisogno di tempo anche per correre, anche se piove.

Ma appunto gli editoriali di minzolini, il tg di minzolini.
Non dovrei parlarne perchè non lo guardo, non è guardabile questa argentinizzazione del giornalismo, via veloci le tre notizie di politica signori eccheppalle lasciamoli lavorare, udite piuttosto qui la sovrastante cronaca che ci deve impaurire il giusto, ieri poi con quest'orca che si è mangiata l'addestatrice a Miami compendio straordinario: il monstrum che aggredisce il mondo civile, in piscina, i bambini terrorizzati, la bella istruttrice bionda che pensava di contenere la forza bruta..., vuoi mettere -anche solo a impatto iconografico anche se dei filmati dell'orca non ce n'era uno autentico- con un banale versamento di petrolio nel Lambro (paesaggio quotidiano di mezza periferia triste)???

Delle orche dobbiamo avere paura, del monstrum, non della quotidianità che ci ammazza. Tutto poi ovattato e perfettamente contenuto e sfumato in quei servizi finali sul "vivere bene" (gourmet, moda, tendenze), le orche ci divoreranno anche ma nel frattempo quanto è morbido questo maglioncino.
Io qui vedo la radice del gesto di Tartaglia, sfregiare per emergere,una boccata d'aria.

Irrespirabile però.

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